“Eterotopie”, la prima antologica di Corrado Veneziano a Matera – promossa da Abitare Canario
L’azienda materana Abitare Canario s.r.l. promuove e organizza “Eterotopie”, la prima mostra antologica dell’artista Corrado Veneziano a Matera, ospitata a Palazzo Malvinni Malvezzi dal 20 novembre 2021 al 10 gennaio 2022.
“Le aziende locali si stanno qualificando sempre di più nell’industria culturale – commenta il Presidente di Confapi Matera, Massimo De Salvo. Se l’esperienza di Matera 2019 non ha lasciato un’eredità in termini di infrastrutture e contenitori culturali, ha invece prodotto benefici nel settore della cultura”.
“Dopo i successi cinematografici di 007 e della fiction “Imma Tataranni”, Matera ospiterà la mostra del pittore originario di Tursi, Corrado Veneziano, dal titolo “Eterotopie. Non Luoghi, Loghi, Codici, Alterazioni”, che sarà organizzata e coordinata dall’azienda Abitare Canario, vincitrice di un avviso pubblico del Comune di Matera e che porterà nella Città dei Sassi cicli di quadri e opere finora ospitate, isolatamente, in Musei e Gallerie di tutto il mondo”.
“La competenza acquisita e l’esperienza maturata in oltre 60 anni di attività nel settore del design e della riprogettazione di spazi interni ed esterni, nonché di allestimenti e arredamenti, da parte dello staff Abitare Canario e dai suoi amministratori, Anna e Domenico Canario, hanno fatto sì che all’azienda fosse affidato il coordinamento generale di questa mostra. Ricordiamo che un’opera di Veneziano è stata scelta dallo Stato italiano per realizzare il francobollo dedicato all’Inferno, emesso per la ricorrenza dei 700 anni dalla morte di Dante”.
L’Azienda Abitare Canario rafforza dunque, ulteriormente, la sua esperienza: un impegno che si è negli anni allargato sempre più dalla vendita di arredi per abitazioni, al settore del contract, dalle relazioni con i più importanti marchi del settore, agli allestimenti di musei, teatri, alberghi, uffici e negozi. Curerà, per l’occasione, nella splendida cornice del Palazzo Malvinni Malvezzi, il coordinamento, l’allestimento e la cura generale dell’esposizione delle opere della Mostra di Corrado Veneziano.
Articolo di stampa
L’arte figurativa di Corrado Veneziano esprime, sia pure con delicatezza, un’irrefrenabile esigenza di entrare in una relazione con lo spettatore, a cui sembra chiedere di respirare insieme per trovare il linguaggio corretto, di creare insieme il quadro. Potrà sperimentarlo il pubblico della mostra “Eterotopie. Non Luoghi, Loghi, Codici, Alterazioni”, la sua prima mostra antologica, a cura di Francesca Barbi Marinetti e Raffaella Salato, che sarà ospitata dal 20 novembre 2021 al 10 gennaio 2022 a Palazzo Malvinni Malvezzi a Matera.
Veneziano, nativo di Tursi, torna così alla sua terra d’origine, la Lucania, da cui è partito il viaggio che ha poi portato le sue opere in musei nazionali e comunali di tutto il mondo: dalla Cina a San Pietroburgo, da Parigi a Cracovia, Amboise, Los Angeles, Bruxelles, Algeri, Tunisi, Granada. E naturalmente Roma, dove il Maestro attualmente vive e lavora.
A Matera per la prima volta sarà possibile ammirare contemporaneamente 99 sue opere, appartenenti a differenti periodi e cicli pittorici. Esse testimoniano che “la spinta creativa di Corrado Veneziano proviene da una sussurrata ma non meno potente esigenza di scuotimento e provocazione”, afferma in un comunicato Francesca Barbi Marinetti. “L’occasione – aggiunge – di una estesa mostra monografica evidenzia quanto il filo d’oro della sua ricerca sia una coarticolazione dell’immaginario e dei codici linguistici in un contesto armoniosamente visionario, capace di produrre nuovi sentieri di pensiero interpretativo”.
“I tempi erano maturi per questa corposa antologica del Maestro – dichiara Raffaella Salato – che negli ultimi 3 anni ha ottenuto una grande visibilità anche internazionale con i cicli pittorici dedicati a Leonardo Da Vinci e Dante Alighieri, scelti dalle più alte istituzioni nazionali ed estere per celebrare ufficialmente le importanti ricorrenze legate a questi due Geni indiscussi della cultura italiana”.
In mostra a Palazzo Malvinni Malvezzi, oltre ad alcune delle opere ispirate al Codice Atlantico e alla Divina Commedia, anche gli altri cicli più significativi ed apprezzati di Veneziano: si parte dai “Non Luoghi” che, attraverso il potere della memoria, recuperano spazi e ambienti dimenticati e apparentemente insignificanti caricandoli di nuove valenze, per proseguire con gli “ISBN”, leit-motiv della poetica dell’artista nella sua raffinata e costante ricerca sui codici espressivi, fino ad arrivare alle “Icone e iconismi” di sapore spiccatamente pop, ma laddove il significato sotteso è ben altro rispetto al significante, e alle “Pietas” di sicuro impatto emotivo, che sono riflessioni sulla distanza tra mondi incomparabili o distanti, come quello della vita e della morte, della guerra e della pace.
Arriverà invece a mostra iniziata il celebre quadro “L’Inferno, evocando Buffalmacco”, presente precedentemente in altra esposizione. Ispirato a due affreschi dell’artista coevo di Dante, presenti nel cimitero monumentale di Pisa. L’opera è stata scelta dalla Commissione composta da alcuni esperti, MISE, Poste Italiane, MEF e Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, per farne il soggetto di un francobollo nell’emissione dedi- cata a Dante per la ricorrenza dei 700 anni dalla morte del Sommo Poeta; unico caso nella storia filatelica italiana in cui per un francobollo è stato utilizzato un dipinto già esistente di un autore contemporaneo vivente.
Nella ricchissima antologica di Veneziano saranno inoltre visibili i suoi numerosi volumi (pubblicati con Laterza, Giunti, Meltemi, Besa), nonché stralci dei suoi lavori televisivi di regista realizzati per la RAI.
La mostra sarà visitabile dal martedì al venerdì (17-20), il sabato e la domenica 10.30-13 e 17 -20.
L’esposizione ha il patrocinio e il sostegno del Comune di Matera – Assessorato alla Cultura, il patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Matera, il patrocinio del FAI Basilica- ta e di Matera, con il coordinamento di Abitare Canario e la collaborazione di D.d’Arte.
(fonte: Askanews)